3.2 Diagnosi e Prevenzione: Il Reale Rischio (RR) ed i Dispositivi Endoarticolari di Blocco (DEB)

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C: C’è qualcosa di nuovo nel tuo campo di indagine, come ad esempio ciò che definisci RR e DEB. Il primo (RR) si riferisce al Reale Rischio potenziale di ammalarsi. Da quel che posso comprendere il Reale Rischio (RR) Congenito (esistente fin dalla nascita) Semeiotico-Biofisico è un qualcosa che si può rilevare fin dalla nascita.


S: In pratica, attraverso l'esame obiettivo semeiotico-biofisico, in pochissimi minuti, si riconosce e quantifica il RR congenito mediante l'osservazione dei DEB (Dispositivi di Blocco Endoarteriolari all’interno delle arterie), tipo I, sottotipo a) tumorali e b) aspecifici, (presenti in tutte le altre più frequenti e gravi patologie).
Il DEB è una specie di diga che aprendosi o chiudendosi regola il flusso ematico nei microvasi in direzione del parenchima (tessuto, sostanza propria di un organo). Pertanto, con un semplice fonendoscopio si può rilevare se c’è la precisa predisposizione genetica a contrarre un male, come ad esempio un cancro o il diabete, e quantificarla e monitorarla nel tempo dalla nascita. C’è quindi la possibilità di attuare una prevenzione su vastissima sala in individui finalmente selezionati clinicamente in modo razionale: non si farà mai prevenzione del cancro in chi mai sarà colpito dal tumore maligno! Questa nuova via di prevenzione permetterà che non si concretizzi fisicamente la malattia, la quale però può essere potenzialmente presente (o esserlo come RR "residuo") a livello archetipico, latente, astratto, potenziale.


C: Da quanto capito i DEB sono un po' come le valvole a farfalla che regolano il flusso e la miscela di aria e benzina nei motori delle automobili: è così?


S: Perfettamente, come in un DEB tipo I situato nelle piccole arterie, secondo Hammersen.


C: Solo che sono sbarramenti che regolano semplicemente il flusso del sangue in direzione del parenchima, le cellule appunto dei vari tessuti (ho guardato nel vocabolario: sostanza propria caratteristica di un organo come il parenchima epatico e quello polmonare). Se questi DEB sono duri, rigidi, poco elastici, c'è RR. Mi vengono in mente varie domande. Ad esempio: il DEB rigido è solo un segnale di RR o a lungo andare fa ammalare le cellule?


S: Esistono DEB fisiologici del tipo I (situati nelle piccole arterie, secondo Hammersen) e del tipo II (si trovano nelle arteriole che stanno, sempre secondo Hammersen, tra piccole arterie e capillari): solo il tipo II è ubiquitario (nel senso che si osserva ovunque, in tutte le arteriose). Anche questi tipi fisiologici si ammalano o invecchiano. Tuttavia, gli altri tipi, neoformati-patologici, da me scoperti, come dice il nome, sono espressione del RR, di potenziale malattia, occludono di più, ma possono con la terapia trasformarsi dal sottotipo a) oncologico, al sottotipo b) aspecifico e infine nel tipo “fisiologico”, riducendosi via via di numero, come scrivo nel sito Microangiologia (scienza che studia la morfologia e la patologia dei microvasi sanguigni e linfatici), collegato al mio sito [v. http://www.semeioticabiofisica.it].


C: Direttamente o indirettamente? In che modo?


S: A dirigere il rimodellamento microcircolatorio è il modo di essere e di funzionare del relativo parenchima: se è sano il parenchima, è sano il relativo microcircolo (v. Teoria dell'Angiobiopatia, che riguarda le patologie dei vasi sanguigni e linfatici secondo la semeiotica biofisica).
Certamente un danno, reumatico, immunitario, infettivo, può agire sia direttamente sia indirettamente. [http://www.semeioticabiofisica.it/microangiologia/common.htm]


C: Un flusso minore ematico dovrebbe forse causare dei meccanismi di riorganizzazione del sistema circolatorio che vanno a compensare il difetto. In pratica cosa succede?


S: Se non si interviene è probabile che “il cane si morda la coda” ed il processo morboso diventi più grave. Al contrario, migliorando l’attività mitocondriale nel parenchima e nelle cellule microvasali s’interviene favorevolmente sull’energia libera endocellulare e le varie attività biologiche migliorano: il microcircolo si va normalizzando. Il microcircolo è l’insieme dei vasi ematici con dimensioni inferiori a 100 micron, costituito da cellule endoteliali, cellule circolanti come eritrociti, leucociti e piastrine. Questa reciproca influenza parenchima-vasi-parenchima è il cuore della scoperta dell’Angiobiopatia: la Semeiotica Biofisica permette lo studio accurato e diretto del modo di essere e di funzionare soltanto dei microvasi ed indirettamente del relativo parenchima. Pensa alle Case di un quartiere e alle viuzze, i liguri carruggi: dalla circolazione di merce, giornali, sapone, e vie fognarie, idriche, telefoni ecc., tu sei perfettamente informato su chi vive in quelle abitazioni.


C: Può essere che a lungo andare la ri-organizzazione diventi difficile o impossibile poiché il flusso diminuisce sempre più, e quindi s’instaurano dei meccanismi di retroazione per i quali vanno ad attivarsi le cellule tumorali dormienti? Scusa la mia fantasia e l'azzardo, probabilmente sto dicendo cavolate...


S: Tutto vero, oggi incominciano ad ammettere le mie teorie, senza nominarmi: l’invecchiamento con i radicali liberi che si accumulano contribuisce all’ulteriore danno sia microvascolare sia parenchimale: anche endoteli (lamine cellulari che rivestono la superficie interna dei vasi sanguigni e delle cavità cardiache) e cellule muscolari lisce posseggono mitocondri (organuli cellulari sede delle reazioni di respirazione e produzione di energia della cellula)!


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