4.12  ..Tolleranza

 

Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.

Mahatma Gandhi

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Quando c'è comprensione la tolleranza viene automatica. Nella comprensione imparo l'uguaglianza, l'unità tra tutte le cose, la stretta e fitta rete di relazioni ed interrelazioni che ci legano l'un l'altro. Nella comprensione imparo l'assurdità delle divisioni, delle prevaricazioni, delle guerre, del razzismo, del terrorismo; ma imparo anche ad osservarmi, ed osservandomi già comprendo le mie tante piccole intolleranze quotidiane. La tolleranza e la pazienza si sposano a vicenda. Quando sono davanti a te, nella comprensione e nella pazienza sono anche tollerante nei tuoi confronti, specie quando hai degli atteggiamenti o dei comportamenti che faccio fatica a digerire. E la tolleranza verso di te parte da dentro di me, dalla tolleranza con la quale mi tratto. Se amo me stesso, mi tollero anche quando non sono proprio un granché. Se mi amo, se mi voglio così bene da usare la tolleranza anche nei miei confronti, la mia autocritica non diventa mai troppo severa, non arrivo mai a volermi male, a trattarmi male, a farmi del male da solo. La tolleranza quindi nasce inizialmente dalla comprensione di me stesso, delle mie dinamiche interne ed esterne, della mia evoluzione, della mia relazione con l'ambiente e con tutti gli altri esseri. Nella comprensione tollero i miei errori e quelli degli altri, tollero le diversità, tollero le stranezze, tollero le situazioni strane, tollero tutto ciò che è tollerabile, ossia entro i limiti della verità e della giustizia. La tolleranza è nell'amore ma non è incondizionata: se tollero le ingiustizie, le violenze, le prevaricazioni, le falsità, i compromessi, non sono più nell'amore. In questa tolleranza, in questa passività, in questo silenzio non sono più nell'amore. La tolleranza quindi si lega strettamente alla verità, alla giustizia, alla comprensione, all'uguaglianza, all'unità, alla sensibilità, e a tutte quelle altre peculiarità che innalzano l'amore dentro ogni nostra cellula e ogni nostro poro della pelle. Nella tolleranza non giudico, non ho opinioni, non ho idee, non critico, non penso. La tolleranza dev'essere pulita, chiara, spontanea, semplice, umile, senza sforzo. Se tollero un qualcosa, ma poi subito dopo scarico i miei pregiudizi o i miei preconcetti o i miei giudizi sulla stessa cosa appena tollerata, allora la mia tolleranza è finta, è di facciata, è ipocrita, assolutamente non sono nell'amore.

 

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