3.11 Terapia e Prevenzione:  melatonina e NIR-LED

INDICE ..................................................

C: Sei sempre puntuale e preciso, grazie nuovamente per le tue risposte che pur affettuose hanno sempre quel rigore scientifico che non si può mai abbandonare in un’indagine, perché occorre sempre distinguere tra idee, opinioni, sensazioni temporanee magari frutto di serie di coincidenze favorevoli (che però talvolta possono ingannare), e il metodo scientifico che presuppone ipotesi, sperimentazione, replicazione della sperimentazione, corroborazione dell'ipotesi, modifica dell'ipotesi sulla base della sperimentazione, ecc. Oggi sono contento. Mi è arrivata la melatonina coniugata che aspettavo davvero con ansia, è proprio il caso di dirlo, pur con il sorriso sulle labbra, perché purtroppo da due notti dormo pochissimo, fatico a dormire, sono arrivati i sintomi preasmatici, e con largo anticipo (situazioni del genere mi si presentavano solitamente a fine marzo, primi di aprile). Non credo però di essere l'unico, ho già sentito di altri casi, quindi noi asmatici potremmo essere usati per le previsioni del tempo, data la nostra ipersensibilità: la primavera quest'anno arriverà con larghissimo anticipo (molto insolito), quindi germogli, fiori, pollini, ecc. si presenteranno presto. Stamattina molto presto per riaddormentarmi non sapevo cosa fare, poi mi sono ricordato di una cosa che ti dicevo qualche giorno fa: la preghiera è una realtà fisica che dà energia.


S: Anch’io prego ad ogni risveglio.

C: E infatti ha funzionato, ho raccolto e auto-prodotto grazie alla preghiera quel po' di energie sufficienti per rilassarmi, rilassare la respirazione e riaddormentarmi! In Indonesia se ti chiedono se sei sposato e tu rispondi di no, loro si meravigliano. La risposta esatta è: "Non ancora". Perché il "no" assume i connotati del "no, non mi sposerò mai". Un’altra cosa che mi hai detto e che non è passata naturalmente inosservata è il tuo consiglio a proposito della mia asma. Oggi sono andato a correre come usualmente nel parco e ho avvertito le prime fatiche. Mi devo allenare per essere in forma ogni domenica arbitrando, ma è per me anche un piacere e una meditazione andare in mezzo alla natura un paio di volte la settimana. C'è una combinazione di fattori: psico-fisicamente sono stanco (ho tenuto ritmi parecchio intensi nell'ultimo mese per vari motivi), e si avvicina la primavera (periodo per me critico).

S: Tu devi riposare di più nelle prime ore della notte, che sono quelle che danno la possibilità di recupero di energia.

C: Il primo segnale di questo mio disagio è che quando sollecito intensamente il corpo (tengo ritmi di corsa lenta e rapida non indifferente per star dietro ai ragazzi di 20 - 25 anni), i tempi di recupero (tra uno scatto e l'altro o tra un allungo e l'altro) non sono più veloci come quelli invernali. Combinando quindi l'energia endogena non altissima, con i primi segnali della primavera (essendo iper-sensibile li sento prima di qualsiasi persona normale), comincio ad avere difficoltà nel respiro.

S: La Melatonina Coniugata, presa due compresse da due mg, cioè quattro mg ogni sera, ti potrebbe aiutare. Ti consiglio quella "Di Bella - Ferrari". La Melatonina va tenuta al buio perché è un potente anti-ossidante. Il buio “della Nonna", attraverso la liberazione di melatonina promuove la sintesi anticorpale!


***


C: Oggi per me è una giornata meravigliosa e la voglio segnare sul calendario: 16 febbraio 2008. Dopo venticinque anni finalmente credo di iniziare una nuova vita in relazione con la mia asma. Poco dopo mezzanotte, prima di aprire la busta gialla inviatami dalla farmacia che mi hai indicato (non l'avevo ancora aperta), ho recitato una preghiera, e ho dato sacralità al momento, per me molto importante, importantissimo. Dopo l'apertura della busta, ho assunto le due compresse da due mg come mi hai suggerito, e l'effetto ti posso testimoniare è stato immediato. Come già forse ti dissi questo suono "divino" o "mistico" che percepisco, è anche un rilevatore energetico (ad esempio in certe fasi della mia pratica yoga o di meditazione o di preghiera sento che l'energia dentro me aumenta, cresce notevolmente di intensità, e varia nella forma). E appena presa la melatonina ho subito avvertito un salto quantico, un innalzamento istantaneo del mio livello energetico (non so se altri possano avvertire tutto questo all'istante, comunque ho questo speciale dono). Questo mi ha fatto comprendere immediatamente che la melatonina avrebbe funzionato in maniera meravigliosa, e che avrei dormito benissimo. E così è stato. La difficoltà respiratoria è scomparsa (non è ancora asma ma poco ci manca che debba prendere il broncodilatatore per riuscire ad addormentarmi). Mi sono svegliato alle sette del mattino, questo non per difficoltà a respirare come le due notti precedenti, quanto per quella sorta di orologio biologico che abbiamo nel corpo (io di solito mi sveglio verso le dieci) che ci fa risvegliare all'incirca alla stessa ora delle mattine precedenti (ma quel risveglio era stato brusco, per carenza di ossigeno). Insomma non so come ringraziarti, è qualcosa di fantastico, ma non avevo dubbi su questo (avendo seguito passo passo in questo nostro scambio il significato teorico di quanto sto sperimentando in pratica in prima persona). L'unico problema stamattina riguardava il senso d’infiammazione che avvertivo alle vie respiratorie (ma chiaramente l'infiammazione c'era già prima, solo che la mia attenzione era soprattutto sul respirare, ma alzando il livello energetico, e risolto il problema di ossigenazione mitocondriale, cellulare e di respirazione, è chiaro che ciò che ancora non va risalta di più). Credo che l'infiammazione scomparirà nei prossimi giorni (ed in effetti così è stato): sto cercando di mangiare vitamine (tipo arance), e quotidianamente assumo del propoli (a scopo di prevenzione) per evitare infiammazioni alla gola o alle vie respiratorie. Penso che anche il dosaggio il più possibile limitato sia un'tua ottima intuizione (a parità di efficacia) perché alzare troppo il livello energetico, specie prima di dormire, non va bene (me ne accorsi tempo fa quando provai a meditare o a pregare eccessivamente prima di dormire: si alzava il livello energetico, testimoniato dal mio sensore, e questo mi creava difficoltà nell'addormentarmi). Da quel poco che riesco a capire di biologia e processi chimici, secondo quel che mi dici tu, la melatonina è una sostanza naturale che il nostro corpo produce autonomamente. Essa è prodotta per sintesi in laboratorio (ad esempio nella farmacia del dott. Ferrari seguendo la ricetta Di Bella), e immessa nell'organismo va ad agire sui mitocondri, ed in particolare incrementa la fosforilazione mitocondriale, si produce più EV e di conseguenza maggiore EI, questo va quindi a beneficio dell'intero organismo, migliora la respirazione (soprattutto di notte, dato che ho visto che la melatonina noi la produciamo soprattutto dalle prime ore della notte fino circa all'alba), ed è per questo che è un ormone universale che va bene per il trattamento di molteplici patologie, o tendenze alla patologia, e quindi per rendere l'RR residuale.


S: Tutto perfettamente scientifico, da me corroborato in una ormai lunga esperienza clinica. Oggi Science mi ha invitato…a collaborare sui rapporti mitocondri-cancro: qualcuno nel mondo segue i miei studi dopo cinquantadue anni. Ricordati che la melatonina è anche un ottimo neurotrasmettitore.


C: Ho letto un po' della tua “Intervista a Sergio Stagnaro da Trigoso”. Mi ha colpito in particolare un passo, tra i tanti, in cui parli d’ispirazione.

S: Ispirazione per me è quell’immedesimazione amorosa con l’oggetto della conoscenza: Einstein la definiva “Die Einfuhlung”, di difficile traduzione.

C: In particolare ti riferisci ad un episodio di cui sei stato testimone a Cremona dove si girava un film e le persone andavano e venivano in un sagrato camminando in tutte le direzioni. Da lì l'analogia - ispirazione con i globuli rossi, il suono della tromba e l'origine della luce laser (sintetizzo estremamente perché sai benissimo di cosa sto parlando). Cerchi quindi un modo di stimolare i microvasi e da lì nasce la microangiologia-clinica semeiotica biofisica.

S: Esattamente così. E’ stato un attimo, da “Teoria delle Catastrofi” di René Thom.

C: Ti cito questo episodio perché mi sono un po' documentato sulla luce laser, su com’è nata la scoperta del laser, e ti chiedevo se tutto questo centra con i NIR-LED che tu suggerisci come terapia/prevenzione.

S: Certamente: la luce Laser è d’identica lunghezza d’onda e bianca. Nel NIR-LED può variare da 450 a 900 ma non è mai una luce omogenea. Si parla di LLLT, (Light Low Laser Therapy) per indicare entrambe quando il Laser impiegato emette luce in quelle lunghezze d’onda.

C: Grandi scienziati hanno sviluppato studi negli anni 70-80 che hanno lo stesso comun denominatore: Ilya Prigogine in Belgio, Hermann Haken e Manfred Eigen in Germania, James Lovelock in Inghilterra, Lynn Margulis negli USA, Maturana e Varela in Cile. Non sto qui a ripeterti come sia stato scoperto il laser e come funzioni (cosa che ovviamente ben sai), ma ciò che accomuna ad esempio Prigogine e Haken (scopritore del laser) è che essi si occupano di sistemi dissipativi lontani dall'equilibrio che generano situazioni coerenti e spontanee (auto-organizzantesi) lontane dall'equilibrio. Anche con il laser, da una miscela "incoerente" di onde luminose di frequenze e fasi diverse, va ad auto-crearsi una luce (laser) coerente, che consiste in un treno d'onda continuo e monocromatico. Gli atomi emettono luce quando sono eccitati, cioè quando i loro elettroni vengono portati su orbite superiori (salto quantico). Dopo un po' gli elettroni torneranno su orbite inferiori e nel far ciò emetteranno dell'energia sotto forma di piccole onde luminose. In circostanze particolari un'onda di luce passante può stimolare o indurre un atomo eccitato a emettere l'energia (EV-EI) in modo tale che l'onda luminosa venga amplificata. Essa a sua volta va a stimolare un altro atomo generando amplificazioni a catena (Light Amplification through Stimulated Emission of Radiation). Le onde non ordinate si coordinano per produrre un singolo treno d'onda coerente, ma come? Pompando energia dall'esterno per eccitare gli atomi (EV-EI) che allora irradiano energia. C'è dunque un flusso costante di energia attraverso il sistema. La transizione dalla luce normale a quella laser è un esempio di processi di auto-organizzazione che sono tipici dei sistemi lontani dall'equilibrio. L'attività del laser ha inizio quando la forza del pompaggio esterno di energia raggiunge un dato valore critico (alta EV-EI). Benché il laser abbia bisogno di energia esterna, la coordinazione delle emissioni viene attuata dalla stessa luce laser (processo di auto-organizzazione - struttura dissipativa - c'è caos - ordine complesso strutturato interno - emergenza - spontaneità).

S: Per quanto poi riguarda il modo di agire in terapia, io penso, anche in riferimento a quanto da me osservato per primo in pazienti con Terreno Oncologico posti sui nodi di Curry o Hartmann (peggioramento delle alterazioni del sistema neuro-psico-endocrino-immunitario), che queste energie immesse migliorano e rispettivamente normalizzano, mediante la loro influenza sull’allineamento cellulare, il movimento orbitale delle particelle subatomiche, inclusa la catena respiratoria mitocondriale, che per prima reagisce.

C: I laser occupano una posizione molto interessante fra il mondo quantistico e il mondo classico, e la teoria di Haken ci dice come questi mondi possano essere collegati (realtà locale e realtà non locale, compresenti nei sistemi biologici). Possiamo vedere nel laser il punto d'incontro tra fisica dei quanti e fisica classica, tra fenomeni in equilibrio termico e in non-equilibrio termico, fra transizioni di fase e auto-organizzazione, e fra dinamica ordinata e caotica. Più volte caro Sergio mi ricordi che la natura dell'EI è energia pura, catalitica. E se penso ai processi catalitici mi viene in mente Manfred Eigen, colui che premio Nobel per la chimica ha introdotto la teoria degli ipercicli catalitici. Egli ipotizzò che l'origine della vita sulla Terra potesse essere il risultato di un processo di progressiva organizzazione in sistemi chimici lontani dall'equilibrio, un processo in cui sono coinvolti degli ipercicli di anelli di retroazione multipli che hanno interessanti proprietà: sono autoorganizzantesi, hanno una notevole stabilità, possono conservarsi in un'ampia varietà di condizioni, ma anche trasmettono informazione, sono in grado di auto-riprodursi e di correggere errori di riproduzione (v. enzimi), il che significa che possono conservare e trasmettere informazioni complesse. Pur non essendo sistemi viventi, sembrano essere i precursori della vita. Essi possono evolversi passando attraverso fasi d’instabilità e creando successivamente livelli più alti di organizzazione caratterizzati da una crescente varietà e ricchezza di componenti e strutture. E' evidente che la teoria dei sistemi dinamici non - lineari con dinamiche complesse (caotiche) ben si concilia con le teorie di Eigen e di Haken. Durante mie passate ricerche trovai che le teorie di Eigen, Haken e Prigogine, si accompagnano bene pure a quelle del premio nobel Hayek (che si è occupato di sistemi sociali e di situazioni lontane dall'equilibrio). [v.1.11]. E' da sottolineare tra l'altro che l'ologramma [v. 2.3] si genera attraverso raggi laser, ed è strettamente correlato con i frattali ed il caos.

S: Nessuna individualità ha scritto il programma e come realizzarlo, nessun uomo è il Demiurgo. Tuttavia, il fatto che cambiando l’orbita di una coppia di elettroni intorno al nucleo di una rosa, questa non è più una rosa, mi fa venire il dubbio che Qualcuno abbia dettato l’Essenza del Tutto, prima ancora del Big Bang - sempre che ne sia vera l’esistenza!

C: Tornando ora alle tue ricerche studi ed applicazioni, ma a proposito di Informazione (correlata con L'Energia Informazione) c'è qualcosa di interessante che viene detta da Deepak Chopra. Egli, medico endocrinologo fondatore dell'Associazione di Medicina Ayurvedica con sedi in tutto il mondo, offre la dimostrazione scientifica di un rapporto corpo-mente capace d'intervenire sulle nostre cellule. Fondendo in una sintesi Medicina occidentale, Neuroscienza, Fisica e Ayurveda, Chopra sostiene che le più recenti scoperte mediche riprendono ciò che già i Veda avevano intuito: il corpo umano è regolato da una "rete d'informazioni" imperniata sulla realtà dei quanti che determina il nostro stato di salute. Questa rete è posta abbastanza in profondità da modificare la struttura della nostra fisiologia ed è in grado di sconfiggere anche patologie gravi. Ricerche condotte da americani e giapponesi sulle guarigioni spontanee dal cancro hanno dimostrato che, poco prima della guarigione quasi tutti i pazienti vivono uno straordinario cambiamento a livello della consapevolezza. Il malato sa che guarirà e sente che la forza che glielo permetterà non sta solo dentro si sé, si estende di là dei suoi confini personali per coinvolgere tutta la natura. D'improvviso sente di non essere confinato nel proprio corpo ma che tutto quello che gli sta attorno è parte di sé. In quel momento sembra che questi malati operino un salto di consapevolezza che rende impossibile l'esistenza del cancro. Le cellule cancerose scompaiono e non si riproducono più. La parola che viene in mente quando uno scienziato pensa a cambiamenti così improvvisi è quantum. Il termine indica un salto qualitativo da un livello di funzionamento ad un'altro superiore - balzo quantico. Molte guarigioni di origine misteriosa testimoniano l'intervento di un salto quantistico, perché in tutti questi casi la capacità di ottenere una più elevata consapevolezza interna sembra aver promosso un balzo drastico nel meccanismo della guarigione. La guarigione quantistica si allontana dai metodi esterni ed altamente tecnologici per avvicinarsi al nucleo più profondo del sistema mente-corpo, è lì che ha inizio la guarigione. Per raggiungerlo e stimolarlo a provocare la guarigione, bisogna superare i livelli più grossolani del corpo - cellule, tessuti, organi esistemi - per arrivare al punto di congiungimento tra mente e materia, il punto dove effettivamente la consapevolezza inizia a promuovere un effetto.

S: E’ sufficiente pensare che un tessuto malato mostra una realtà locale, con poca o niente EI: in tal caso la realtà non-locale in pratica non esiste, come io ho dimostrato: L’esperimento di Lory [v. 2.2] fallisce con il test dell’apnea! [v.3.6]

C: Secondo Chopra l'intelligenza è presente in ogni punto del nostro corpo. Negli anni 70 vengono scoperti i neurotrasmettitori, messaggeri chimici che agiscono nel corpo come molecole di comunicazione permettendo ai neuroni del cervello di parlare al resto del corpo comunicando pensieri, emozioni, desideri, ricordi, intuizioni e sogni, nessuno di questi avvenimenti resta confinato nel cervello. L'arrivo sulla scena dei neurotrasmettitori rende l'interazione tra mente e materia più mobile e fluida ed aiuta a riempire il vuoto che apparentemente separa la mente dal corpo.

S: L’azione loro e degli ormoni è di duplice natura (mio articolo): con differente tipo di informazione, simultanea (realtà non – locale) e poi trasmessa (realtà locale).

C: Le più recenti scoperte neurobiologiche incrementano la possibilità che corpo e mente siano due universi paralleli poiché si è visto che neuropeptidi e recettori sono presenti anche in altri organi quali intestino, reni, stomaco, cuore. Cosa significa?Anche questi organi possono pensare? Possono cioè produrre gli stessi neuropeptidi trovati nel cervello? Potremmo dire che la mente non è confinata nel cervello per una netta divisione operata per nostra convenienza, ma si proietta ovunque nel nostro spazio interno. Ciò dimostra che il nostro modo di dividere il corpo in sistema nervoso, endocrino, digestivo, ecc è solo parzialmente esatto e ben presto diventerà obsoleto perché tutto è interconnesso a livello dei neuropeptidi. Un corpo che può pensare è ben diverso da quello di cui si occupa ora la medicina. Esso sa che cosa gli sta succedendo non solo a livello cerebrale, ma ovunque esista un recettore per molecole messaggere e ciò significa in ciascuna cellula, per esempio l'imipramina è un neurotrasmettitore che viene prodotto in eccesso dal cervello dalle persone depresse, è stato trovato anche nei recettori delle cellule della pelle, quindi quando la gente è depressa, lo è dappertutto. Grazie alle molecole messaggere eventi che sembrano completamente disgiunti - come un pensiero e una reazione del corpo - vengono ora considerati conseguenti. I neuropeptidi non sono pensieri ma parole di un linguaggio, ma si muovono con essi, servendo da punto di trasformazione. Il quantum fa esattamente lo stesso, tranne che il corpo in questione è l'universo o la natura nel suo insieme. Occorre considerare il quantum per capire realmente come la mente diriga il gioco delle molecole nei momenti cruciali. In accordo con quanto dice Manzelli e che mi ricordi pure tu in merito all'Energia-Informazione, alla simultaneità e alla realtà non-locale e alla risonanza, è molto interessante quanto scoperto da Lawrance e Adey. Il flusso d’informazioni nel corpo umano non è mantenuto in essere solamente dal sistema vegetativo o nervoso centrale (e a livello materiale dalla circolazione ematica e linfatica), ma piuttosto esiste una rete d’informazione sconosciuta alla medicina scolastica, che molto probabilmente è identica a quello dei meridiani. In questo settore hanno lavorato in particolare A. F. Lawrence e W. R. Adey. Da sezioni di tessuto si è scoperto che nei mammiferi si uniscono catene di peptidi lunghi alcuni centimetri, accoppiati mediante ponti d’idrogeno in così dette catene di quadripoli. Tali sistemi in elettronica vengono chiamati tubi di Lecher, che il fisico austriaco F. Lecher (1856-1926) costruì nell’anno 1889. Hanno la caratteristica di trasportare segnali, con i quali sono in risonanza, per tratti relativamente lunghi con poche dispersioni. Poiché i ponti d’idrogeno rappresentano un legame molto leggero, queste catene di quadripoli si scompongono continuamente, riformandosi continuamente, creando un equilibrio circostante dinamico. Queste catene non sono sempre verificabili nelle sezioni, esistendo esse solamente negli organismi viventi. Questo è anche il motivo per il quale i meridiani non sono stati rilevati sui cadaveri. Se un segnale elettromagnetico entra in risonanza con una catena di quadripoli simile, viene trasmessa come onda di polarizzazione (secondo H. Fröhlich) o come onda solitaria o solitone (secondo A. S. Davidow), (il così detto effetto Meißner secondo il fisico austriaco A. Meißner, 1883-1958). Se l’intensità del segnale è maggiore rispetto alla forza di correlazione dei ponti d’idrogeno, la catena meccanicamente entra in una vibrazione talmente forte che i ponti si spezzano ed il trasporto viene bloccato. Solamente nella finestra di Adey, cioè se l’intensità (molto debole) del segnale rimane nello stesso ordine di grandezza della forza di correlazione dei ponti d’idrogeno del segnale, è possibile il trasporto dello stesso. [v. 2.1] Consegue da questo fatto che l’opinione che se segnali forti non mostrano effetti, quelli deboli a maggior ragione non ne sono in grado, è errata. Ciò infatti non vale per sistemi non lineari, in rete. Mediante le citate catene di quadripoli i segnali vengono mandati avanti nei tessuti e raggiungono in sostanza ogni punto nell’organismo, anche la superficie cutanea, dalla quale possono essere prelevati mediante degli elettroni. Se si tengono due elettrodi su punti diversi del corpo, si ottiene un segnale differenziale, che con l’elettronica attuale è facilmente misurabile, in modo simile all’elettroencefalogramma, elettrocardiogramma o elettromiografia. Allo stesso modo, per via analoga, è possibile introdurre un segnale nei tessuti del corpo. Se si prende un solo elettrodo, questo agirà come antenna che vibra a livello parassitario, si ottiene cioè un segnale elettromagnetico in ambito nanowatt, non ancora misurabile con l’elettronica attuale. Dopo un monte di parole giungo ora al quesito finale facendo una premessa: noi siamo un continium di sistemi biologici che si compenetrano ed interagiscono uno con l'altro, e che in condizioni di salute denotano un comportamento caotico (misurabile con la dimensione frattalica). Il caos è quindi fonte e sorgente di vita. Se il caos viene meno (o latita) possiamo in un certo senso immetterlo, o fare in modo che esso si ricrei? Questa è la domanda cruciale.

S: Il caos in biologia è vita se manca e non riusciamo a ristabilirlo è la fine.

C: Attraverso l'impiego della melatonina coniugata e dei NIR-LED innalziamo il livello energetico (nei modi che già sappiamo e che mi hai spiegato) e quindi la EI favorendo e perpetuando la realtà nonlocale accanto a quella locale. Se c'è solo realtà locale (che denota patologia o tendenza alla patologia, o patologia potenziale) c'è quindi bisogno di tornare ad un ordine più complesso (caotico), a un salto quantico (come ricordato da Chopra).

S: Vedi sopra.


C: Mi viene in mente che pure nella defibrillazione si tiene presente la teoria del caos per permettere al cuore di tornare a un livello di equilibrio di attrattore caotico. E' su questo principio e su quest'idea che opera il NIR-LED?

S: Esattamente!


C: In un certo senso si tende a ristabilire la caoticità agendo a livello di stimolazione su determinate parti del nostro organismo, in modo che si innestino dei processi e dei cicli catalici scesi ad un ordine inferiore (periodico o di punto fisso). E' tra virgolette un'immissione di energia, un pompaggio di energia analogo a quello che fa nascere il laser, ma che si limita solo a stimolare, stuzzicare un processo (o dei processi irrigiditi, e in disuso) in modo tale che poi ovviamente loro stessi, vadano a ri-creare dei cicli catalitici efficienti ed efficaci, a ri-strutturare lo schema autopoietico in modo tale da far osservare ex-post nuovamente dinamiche e strutture complesse e caotiche di ordine superiore (e quindi nuovamente adattabilità, apprendimento, elasticità, flessibilità, ecc.) sintomo di un recupero della cosiddetta salute che sarebbe interessante definire ma che nessuno finora c'è riuscito (si parla di essa in termini negativi, come assenza di malattie o patologie e potremmo aggiungere noi anche di assenza di RR)?


S: Esattamente: Energia Vibratoria --- EI, ma solo se c’è caos deterministico derivante dai mitocondri ben funzionanti: Questo in biologia.

C: Importante è far conoscere la verità e aiutare tante persone (fisicamente, economicamente, per la loro salute) nonché lo Stato (diminuzione di costi sociali e sanitari), ecc cose che tu ripeti e fai benissimo incessantemente e quotidianamente, speriamo non sempre invano. Ho visto tempo fa un attrattore che prima di sbocciare come un meraviglioso ordine complesso e frattalico presentava delle crepe, come quelle di un vaso o della terra appena sta arrivando un terremoto, una sorta di fulmini frastagliati, che sono il segnale del seme che sta per sbocciare, della pianta che sta per nascere: una metafora per dire che ho la vaga impressione, che si stiano aprendo delle crepe nella resistenza alle innovazioni e alle verità scientifiche che sconvolgono i paradigmi esistenti ben radicati e strenuamente difesi a causa di un’eccessiva rigidità di menti umane poco predisposte all’apertura, alla comunicazione, al dialogo, al mettere in discussione teorie vecchie, obsolete o comunque migliorabili. La scienza oggi ha un approccio frammentario verso natura e realtà causato dalla tacita infrastruttura di idee scientifiche, di conoscenza e capacità. La scienza è un costante processo di evoluzione e cambiamento, ma la mente degli scienziati (e non solo) ha la tendenza di andare avanti a lavorare all’interno di nuovi contesti usando però vecchie strutture e paradigmi, generando un’inevitabile confusione: è un po’ come mettere il vino nuovo in bottiglie vecchie. Perché succede questo? Si difende ciò che è familiare, ciò che si è appreso durante il proprio percorso negli anni, per mancanza forse di elasticità, e si forma una rigidità confortevole sulla quale cullarsi, e alla quale non si rinuncia facilmente, per non disturbare i propri equilibri. Il paradigma tende ad interferire con il “gioco libero” della mente che è essenziale per la creatività. Ciò comporta che ogni scienziato (e non solo) viene coinvolto in un processo di “gioco falso” per mantenere questa posizione fissa e chiusa ad ogni cambiamento fondamentale. E il paradigma non si riferisce solo alla teoria dominante, ma a tutta l’infrastruttura di idee e comportamenti che instaurano una forse inconscia solidarietà tra gli scienziati che partecipano al giuoco, supportandosi l’un l’altro, “giocando falso” tutti assieme. Ogni voce fuori dal coro viene perciò facilmente ignorata ed isolata. Ecco perché il paradigma blocca la creatività e le menti libere, ispirate e creative.

 

 

INDICE